La Bocca della Verità è un’icona di Roma che attira visitatori da tutto il mondo. Questa grande maschera in marmo, posta sulla parete del portico della Chiesa di Santa Maria in Cosmedin, ha una storia affascinante che risale all’antica Roma. In questo articolo, esploreremo la storia della Bocca della Verità e il suo significato culturale.
Origine e scopo
La Bocca della Verità ha una storia molto antica e la sua origine esatta non è nota con certezza. Una delle teorie, sostiene che la maschera fosse originariamente un tombino, di preciso quello della cloaca massima utilizzato per incanalare l’acqua, dovute alle forti piogge, fino al Tevere passando per il tempio di Ercole. Altri sostengono servisse far defluire l’acqua piovana e abbassarne il livello, per impedire gli allagamenti durante le piene fluviali.
Le teorie e spiegazioni, come vedremo sono diverse. Secondo quanto abbiamo visto, questa teoria, la maschera funzionava come una sorta di filtro, consentendo all’acqua di defluire attraverso la sua bocca e i suoi occhi, impedendo quindi allagamenti.
Leggende e teorie sulla vera storia della bocca della verità
Esistono anche altre ipotesi sulle origini della Bocca della Verità. Alcuni studiosi sostengono che la maschera potrebbe essere stata un’antica statua romana, utilizzata come parte di un gioco olimpico o come simbolo di un culto pagano.
La teoria dei Commercianti
C’è chi sostiene che la Bocca della Verità fosse originariamente il coperchio di un pozzo sacro di fronte al tempio di Mercurio, dove i commercianti romani giuravano la loro lealtà durante le transazioni commerciali.
La fedeltà delle mogli
Esiste ancora, una teoria, secondo la quale il creatore della Bocca della Verità sarebbe stato Virgilio Grammatico. Uno scultore e mago che visse nel VI secolo d.C. a Roma. Secondo questa teoria, Virgilio avrebbe creato la maschera per testare la fedeltà delle donne.
La seconda teoria del pozzo:
Si sostiene anche che La Bocca della Verità fu originariamente realizzata come una copertura per un antico pozzo d’acqua situato vicino al “tempio di Ercole”, nel Foro Boario di Roma (luogo a lui dedicato poiché, secondo il mito romano, salvò i cittadini da un gigante di nome Caco).
Ciò che è sicuro, è che il suo nome deriva dalla credenza popolare secondo cui la maschera sarebbe stata in grado di rivelare la verità a chiunque vi inserisse la mano. Secondo la leggenda, se una persona mentiva mentre metteva la mano nella bocca della maschera, questa si sarebbe chiusa d’improvviso, tagliandogli la mano.
L’artista ufficiale è quindi ignoto, sappiamo con certezza però, che è stata scolpita nel I secolo d.C. e rappresenta un volto barbuto maschile con la bocca spalancata.
La Bocca della Verità nel Medioevo
Durante il periodo medievale, la Bocca della Verità divenne un simbolo di giustizia e di verità. Era spesso utilizzata in tribunale, dove si chiedeva ai testimoni di mettere la mano nella bocca per giurare la loro innocenza. Tuttavia, non esistono prove storiche che dimostrino che la maschera sia stata effettivamente utilizzata in questo modo.
Durante il Medioevo, la Bocca della Verità divenne anche un’importante fonte di ispirazione per gli artisti. Ad esempio, Dante Alighieri menziona la maschera nel suo poema “La Divina Commedia“, dove il protagonista Dante deve affrontare la maschera nella quarta bolgia dell’ottavo cerchio dell’Inferno.
La Bocca della Verità oggi
Oggi è una delle attrazioni turistiche più famose di Roma. I visitatori si fanno fotografare mentre mettono la mano nella bocca della maschera, cercando di evitare il suo morso leggendario.
Tuttavia, come abbiamo detto, la veridicità della leggenda è stata messa in discussione da alcuni esperti. La bocca potrebbe essere stata utilizzata come copertura per un sistema idrico antico, ma non ci sono prove che dimostrino che fosse effettivamente in grado di rivelare la verità.
Il simbolo come cultura popolare
Nonostante ciò, la Bocca della Verità rimane un simbolo della cultura popolare romana e della sua storia antica. La maschera è stata anche utilizzata in molti film e programmi televisivi. Ad esempio: “Vacanze Romane” del 1953, dove Audrey Hepburn e Gregory Peck si divertono a mettere la mano nella bocca della maschera.
La Bocca della Verità è un’attrazione turistica unica e iconica di Roma. La sua storia affascinante, il suo fascino culturale la rendono una visita obbligata per chiunque visiti la città eterna. Nonostante la leggenda è stata messa in dubbio, la Bocca della Verità continua ad attirare visitatori da tutto il mondo, che vogliono cimentarsi nel test di veridicità.
Il restauro e il cambio posizione della Bocca della Verità
La maschera è stata restaurata molte volte nel corso dei secoli. Nel 1632 è stata spostata nella posizione attuale, nella Chiesa di Santa Maria in Cosmedin. Oggi è possibile visitare la chiesa e ammirare la Bocca della Verità, che è protetta da un cancello di ferro per preservarla dal contatto diretto dei visitatori.
Ma la Bocca della Verità non è solo una curiosità turistica. Questa maschera ha una storia importante che si intreccia con quella della città di Roma. La sua leggenda è tramandata di generazione in generazione e continua ad affascinare i visitatori di ogni età.
Per concludere, la Bocca della Verità è una delle attrazioni turistiche più famose di Roma e una testimonianza della sua storia antica. La leggenda che la circonda potrebbe non essere vera, ma il fascino che esercita su turisti e visitatori di tutto il mondo, continua ad essere forte. Se stai pianificando un viaggio a Roma, non puoi perderti l’occasione di visitare la Bocca della Verità e scoprire il suo fascino unico.