Chi ha costruito il Colosseo?
Nel 71 d.C. l’imperatore Vespasiano (Tito Flavio Vespasiano
Cesare Vespasiano Augusto) ne decide la costruzione e inizia i lavori, viene completato e inaugurato dal figlio Tito (Tito Flavio Vespasiano) nell’80 d.C.. Dall’81 in poi il secondo figlio Domiziano (Tito Flavio Domiziano) completò definitivamente la struttura dedicandola ai soli giochi Gladatori (munera) e alle caccia di animali selvatici (ventationes).
Perchè si chiama Colosseo?
- La presenza nelle vicinanze della statua di bronzo di Nerone, il Colosso.
- Il Tempio di Iside sorgeva un tempo sullo stesso colle chiamato Collis Isei. (Colle Oppio)
- Leggenda sul tempio pagano in cui si adoravano i demoni. I sacerdoti ripetevano agli adepti: Colis Eum? (Adori Lui?)
Cosa succedeva all’interno del Colosseo?
Venationes: Lotte tra animali esotici o tra condannati a morte e animali feroci.
Silvae: Scenari e ricostruzioni di alberi al fine di replicare boschi e foreste.
Naumachia: Giochi acquatici e combattimenti navali. (Spettacolo in cui l’arena veniva riempita d’acqua)
Celebrazioni: Repliche di conquiste utilizzando schiavi gladiatori come attori, ma anche manifestazioni pubbliche e punizioni con pene capitali per disertori e fuorilegge.
Combattimenti: Tipici combattimenti tra gladiatori.
Perchè al Colosseo manca un pezzo?
La fine dei discendenti di Augusto e la nuova era dei Flavi
Il fondatore dell’Impero Romano Augusto da il via alla prima Dinastia. Alla morte di Nerone, ultimo discendete del fondatore lascia il trono vacante. Questo ha dato via alla guerra civile, perché tutti volevano ambire a diventare Imperatore di Roma. Nel giro di 1 solo anno si susseguono 4 imperatori. Tra questi emerge Tito Flavio Vespasiano.
La dinastia dei Flavi
Tito Flavio Vespasiano, da vita alla seconda dinastia dell’Impero Romano: i Flavi. Il periodo complessivo del suo dominio, e dei suoi due figli Tito e Domiziano, dura circa 30 anni. Il nuovo Imperatore di Roma nasce a Falacrine, un piccolo villaggio situato nei pressi dell’odierna Rieti. La sua ascesa al trono avviene all’età di 60 anni. Un carattere semplice, rassicurante ha trascorso gran parte della sua vita al servizio dell’Impero. Generale abile, sotto il controllo di Nerone, pone fine alla famosa rivolta in Giudea.
La rinascita di Roma dopo Nerone
Proprio grazie alle conquiste di Vespasiano a Gerusalemme, il nuovo imperatore riesce a risolvere il dissesto finanziario in cui trova l’impero concluso di Nerone. Per farsi ben volere dal popolo, Vespasiano, deve superare in tutto il suo predecessore. Con il bottino del Tempio di Gerusalemme, il nuovo Imperatore mette in atto una serie di operazione, tra tutte, la costruzione del Colosseo.
Missione personale, di Vespasiano, per quanto quasi impossibile, è stata di far dimenticare quanto più possibile Nerone al popolo di Roma.
La sua strategia, parte proprio dalla residenza di Nerone. Prende proprietà, della Domus Area, che aveva al suo interno un enorme lago artificiale. Vespasiano, prosciuga per intero il lago, per costruire il Colosseo, l’intendo è multiplo. Far dimenticare Nerone eliminando la sua residenza, farsi ben volere dal popolo per l’opera dedita agli spettacoli e diventare immortale grazie a un monumento che ancora oggi non ha eguali.
Il Colosseo
Un anfiteatro mai visto prima, niente a che vedere con quelli solitamente in legno, presenti fino a quel momento a Roma. Dimensioni mastodontiche, alto circa 50 metri e lungo circa 190, poteva contenere tra i 50mila e i 70mila spettatori. La facciata, realizzata in blocchi di travertino bianco candido. Divisa in 4 piani, nelle famose arcate del 2 e del 3 piano erano poste 160 statue. L’ultimo piano invece, aveva delle finestre quadrate alle quali erano apposte degli scudi di bronzo d’orato. Il gioiello nel cuore di Roma prende vita.
Come hanno costruito il Colosseo – La ruota Calcatoria
I tempi di costruzione del Colosseo sono stati di soli 10 anni. Una tempistica molto breve per l’epoca. Per la sua realizzare furono impiegate circa 50mila persone, quasi quante ne poteva contenere al suo interno, quando c’erano 3/4 dei suoi spettatori al completo. Tra questi, ovviamente, architetti, fabbri, muratori, ingegneri e una grande nonché immensa quantità di manovali. Per lo più schiavi e prigionieri di guerra, impiegati nei lavori più duri, come quelli dentro le cave per il travertino, che serviva per ricoprire l’intero monumento insieme ai marmi. I blocchi di travertino venivano posti su imbarcazioni lungo il fiume Aniene, successivamente poi sul fiume Tevere, per poi arrivare a destinazione.
Come venivano innalzati i blocchi in pietra o in marmo per la costruzione del Colosseo fino a un’altezza di 50 metri?
La risposta a questo quesito è: la ruota calcatoria. La sua messa in opera avveniva per mezzo degli uomini che salivano all’interno. (Esempio identico alla ruota per criceti). Gli uomini facendo girare questa grande ruota, mettevano in moto questa sorta di gru che tramite corde e carrucole innalzava gli enormi blocchi fino alle altezze desiderate. Se ne ha prova di tutto ciò, grazie a una raffigurazione molto dettagliata sulla tomba ritrovata degli Ateri. Una famiglia importante e prestigiosa di costruttori del 1 secolo d.c.. La raffigurazione riporta, proprio la ruota calcatoria, in funzione durante la costruzione del Colosseo. In questa raffigurazione sono riportati 5 uomini che camminano all’interno della ruota facendola girare.
L’inaugurazione del Colosseo
Come detto in precedenza, Tito Flavio Vespasiano non vedrà mai la vita del Colosseo poiché muore il 23 giugno del 79 d.C. Suo figlio maggiore Tito, sale al trono e diventa Imperatore a lavori quasi ultimati. Vicino alla sua inaugurazione, nell’autunno di quell’anno avviene l’eruzione del Vesuvio che distrugge Pompei e la costa vesuviana. Inoltre un vasto incendio assale Roma, che ne distrugge gran parte, risparmia però, caso fortuito, proprio il Colosseo. Nel giugno dell’80 d.C. il Colosseo, con un’evento memorabile, è finalmente inaugurato. Spettacoli che durarono ininterrotti per circa 100 giorni. Gladiatori proveniente da tutto l’impero ne presero parte, dando vita a uno spettacolo mai visto. Si stima che morirono circa 5000 animali della specie più disparata per l’inaugurazione.